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IL NUOVO REGIME DEI FRINGE BENEFIT IN ITALIA

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Rossella Lo Galbo

Internacional

A partire dall’anno 2024, la manovra fiscale prevede l’innalzamento a 1.000 euro della soglia di non imponibilità dei fringe benefit ai dipendenti.

Como conosciuto, i fringe benefit sono quei benefits aggiuntivi erogati dai datori di lavoro ai dipendenti sotto forma di beni o servizi (retribuzione in natura). La manovra 2024 ha introdotto novità per l’anno fiscale 2024. Negli ultimi anni i fringe benefit hanno costituito un’importante componente del pacchetto retributivo, con implicazioni significative sia per il lavoratore che per l’azienda. Esempi comuni di fringe benefit sono l’assegnazione a uso promiscuo dell’auto aziendale, l’assegnazione di abitazioni, la fornitura di dispositivi elettronici come smartphone o computer, prestiti a condizioni agevolate, polizze assicurative, contributi per la formazione professionale, abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico eccetera.

La recente manovra ha previsto che, exclusivamente per l’anno fiscale 2024, non concorrono a formare il reddito entro il limite complessivo di 1.000 euro (anziché 258,23), il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per l’affitto della prima casa o per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa. Per i lavoratori dipendenti con figli a carico la soglia di 1.000 euro è elevata a 2.000 euro (compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti e i figli adottivi o affidati).

I lavoratori che rientrano nella maggior fascia di esenzione, per beneficiare dell’agevolazione, devono presentare al datore di lavoro un’autocertificazione attraverso la quale attestano di avere uno o più figli fiscalmente a carico, e indicano anche i rispettivi codici fiscali. Gli stessi, in seguito, sono chiamati a comunicare eventuali variazioni delle condizioni che dovessero verificarsi durante l’anno.

Il superamento delle soglie, per l’anno 2024 di 1.000,00 euro o 2.000,00 euro, determina la totale imponibilità dei valori delle somme riconosciute; stessa conclusione anche nel caso in cui dovessero venire meno i presupposti per l’ampliamento della soglia a 2.000,00 euro nel caso di figli a carico.

L’Agenzia delle Entrate (circolare 23/2023) ha poi chiarito che, in caso di figlio di età superiore a 21 anni, per il quale i genitori si sono accordati affinché sia il titolare del reddito più elevato a percepire le detrazioni d’imposta al 100%, anche l’altro genitore può beneficiare dell’agevolazione purché il figlio sia fiscalmente a carico di entrambi.

Il datore di lavoro è tenuto a specificare nel libro unico del lavoro il valore corrispondente al periodo di competenza. Nel caso in cui l’importo dei fringe benefit riconosciuti al lavoratore non supera, nel periodo di imposta 2024, le soglie di appartenenza, a seconda delle caratteristiche del beneficiario, tale valore è esente a livello fiscale e anche contributivo, in virtù del principio di armonizzazione delle basi imponibili previdenziali e fiscali.